Scroll Top

Presa di posizione dell’Alleanza sicurezza svizzera sul Rapporto sulla politica di sicurezza 2021

AllianzSicherheitSchweiz_03

Come si è potuto constare leggendo l’ultima edizione del “Sonntagsblick” dello scorso 21 novembre, non tutti gli offerenti perdenti accettano la decisione del Consiglio federale che la Svizzera si procuri l’aereo da combattimento più economico e migliore secondo le offerte presentate. I lobbisti sono stati inviati a distribuire argomenti, a criticare il processo di approvvigionamento e a silurare la decisione in parlamento. E questo nonostante tutti i fornitori erano d’accordo sulla procedura nel periodo antecedente alla scelta del modello specifico. Tuttavia, questo modo di agire dei produttori stranieri sta diventando un autogol. La popolazione infatti non apprezza il fatto che produttori stranieri possano mettere in pericolo la sicurezza del nostro paese. Chi non rispetta gli accordi dovrebbe, nella migliore delle ipotesi, essere escluso per un certo periodo di tempo dalle future gare d’appalto per gli armamenti.

Oggi sono già 720 gli esemplari di F-35 in servizio in quattro continenti a cui si aggiungono costantemente ulteriori nuovi ordini, soprattutto in Europa. A causa dell’alta domanda e del numero di unità, l’F-35 è l’aereo da combattimento più economico. Tuttavia, delle fake news a questo proposito vengono diffuse da altri fornitori e dal GSsE con l’obiettivo di ribaltare l’esito del referendum del settembre 2020. La storia ci fa capire che dobbiamo parlare di più alla gente di politica di sicurezza e sfatare le fake news. Pertanto, controlla regolarmente i nostri canali e condividi i nostri contenuti.

Il GSsE ha raccolto circa 50.000 firme per annullare l’esito del referendum dello scorso settembre. Questo dovrebbe permettere loro di presentare un’iniziativa popolare nel febbraio 2022, in modo che la Svizzera voti nuovamente nel 2023 sulla sostituzione dei nostri vecchi aerei da combattimento. Questo significa che anche noi dobbiamo prepararci per una campagna referendaria.

L’Alleanza sicurezza Svizzera resta quindi vigile. Tuttavia, non ci limiteremo a reagire alle iniziative di politica di difesa e al GSsE, ma faremo anche luce sulle aree di politica economica, estera e interna legate alla politica di sicurezza. Attendiamo quindi il prossimo momento per parlarvi di sicurezza informatica, protezione contro lo spionaggio industriale, approvvigionamento economico nazionale e sistema di milizia.