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L’Alleanza sicurezza Svizzera si oppone alla vendita affrettata di carri armati

Leopard 2

L’Alleanza sicurezza Svizzera apprende con favore dell’avvenuta firma dei contratti di acquisto dell’F-35 e del nuovo sistema di difesa aerea terrestre (Patriot) da parte di armasuisse. La Svizzera può ora dotarsi di entrambi senza indugio. La firma del contratto è importante per l’industria nazionale poiché sarà possibile negoziare contratti di compensazione. Ora è possibile concretizzare anche il piano di produzione per la consegna dell’F-35.

 

I contratti offset arrivano nel momento giusto

La firma del contratto non riguarda solo l’acquisto dell’F-35, ma anche gli affari di compensazione, i quali obbligano l’azienda produttrice Lockheed-Martin ad assicurare contropartite per l’industria elvetica. Gli affari di compensazione sono una parte importante del rafforzamento della nostra economia. Nel caso dell’F-35A, il 60% del valore d’acquisto deve essere compensato con ordini presso aziende elvetiche. Soprattutto nell’attuale situazione economica, queste commesse aggiuntive arrivano al momento giusto. Nei prossimi decenni saranno dunque garantiti diversi posti di lavoro altamente qualificati.

L’Alleanza sicurezza Svizzera si aspetta che vengano prese in considerazione tutte le regioni del Paese e l’ampia offerta industriale rilevante per la sicurezza. L’industria è la spina dorsale di ogni esercito ed è quindi indispensabile per la nostra sicurezza.

armasuisse non deve farsi frenare dalla «tattica del salame” del PS, dei Verdi e del GSsE

Dopo il referendum sull’acquisto di nuovi aerei da combattimento, il PS, i Verdi e il Gruppo per una Svizzera senza Esercito (GSsE) hanno lanciato un’iniziativa per ritardare la decisione. A differenza di quanto avvenuto con l’F/A-18 nel 1992, in cui è stata presentata un’iniziativa analoga nel giro di poche settimane, in quest’occasione i promotori hanno aspettato dieci volte di più prima di intraprendere qualsiasi azione. Le tattiche dilatorie dei promotori sono quindi evidenti e rendono le loro argomentazioni poco plausibili. Se gli oppositori dell’esercito avessero voluto davvero prendere una decisione sul modello di aereo, avrebbero presentato la loro iniziativa già dopo poche settimane, come fatto nel 1992. È quindi giusto che armasuisse non si lasci fermare dalla “tattica del salame” degli oppositori delle forze armate.